C’è qualcosa di più. Qualcosa più della gioia, dell’orgoglio, del sollievo, della gratitudine e della commozione che ci prende a rivedere e rivedere ancora questa foto, questo video.
Io non riesco a guardare altro da ore e ogni volta che lo vedo comparire postato e ripostato, cioè in continuazione, lo apro e lo riapro da capo.
Forse in quel bambino tirato fuori così, come fosse un altro parto, estratto da quella caverna a mani nude, con la gioia incontenibile di quelli che lo rimettono al mondo, c’è un po’ di ognuno di noi: ognuno di noi nel momento esatto in cui sembra tutto perduto. Quando ci sentiamo precipitare in un gorgo scuro, mentre tutto intorno è, comunque, morte e distruzione.
E invece No. Che la vita è già un miracolo. Ma la vita all’improvviso di più.